lunedì 16 novembre 2009

EPP e non EEP

Su quella che possiamo considerare la più importante rivista di informatica in Italia, PC Professionale, è apparso un articolo relativo alla registrazione sincrona dei domini italiani (.IT). Avendo implementato per Serverweb.net il nuovo sistema completo di registrazione/trasferimento domini, siamo rimasti particolarmente dispiaciuti da alcune inesattezze.

La prima è veniale: il protocollo utilizzato da pubblico registro italiano si chiama EPP (Extensible Provisioning Protocol) e non EEP.

La seconda è quella che ci ha colpiti:

“Al momento i registrer accreditati al nuovo sistema (le società che mettono in vendita i nomi a dominio e li gestiscono nel tempo) sono solo gli operatori più grandi”

Cosa non vera visto che Serverweb.net, con il software Softgens, c’è fin dai primi giorni.

giovedì 29 ottobre 2009

Le meraviglie di Picasa 3.5

Innanzitutto la notizia: è uscito (per ora solo in lingua inglese) la nuova versione di Picasa 3.5 che da qualche anno è la mia scelta per la gestione del mio immenso archivio fotografico. Ha tutto quello di cui ho bisogno meno una piccola mancanza che colmo utilizzando Microsoft Live Photo Gallery e cioè la creazione di foto panoramiche "incollando" più scatti. Un esempio è questo splendido skyline dell' Appennino Bolognese.

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Ma non è strettamente di Picasa di cui volevo parlare o dei programmi indispensabili per gestire gli ormai sconfinati archivi fotografici digitali ma delle conseguenze curiose di una nuova incredibile "feature": il riconoscimento dei volti!

Infatti Picasa ora non solo riconosce i volti all'interno di una foto ma è anche capace di raggrupparli e quindi di creare degli album in base alle persone. Infatti dopo una lunghissima fase di scan delle foto presenti (per il mio archivio siamo al 20% dopo svariate ore di lavoro) possiamo dare un nome ai volti ed avere più o meno automaticamente le foto "taggate" alle Facebook. Ma questa volta il tag è automatico.

Oltre che dalla tecnologia sono rimasto colpito dai risultati del mio archivio. Il mio pensiero va continuamente al mio amico regista Davide, sempre a caccia di spunti da inserire nelle sceneggiature. Picasa potrebbe dare spunti a non finire. Qualche esempio:

L'amico ritrovato

Mi occupo del sito Pianaccio.it è quindi ricevo molto materiale da esaminare per scopi redazionali. E' il caso del premio giornalistico in memoria di Enzo Biagi che si è tenuto per la prima volta nel 2009. Mentre Picasa effettua l'analisi mi sembra di rivedere il mio amico Romano anche se in una foto un po' sfogata. Controllo meglio è mi rendo conto che proprio quel giorno , in cui io non ero presente, avevo deciso di farsi rivedere. Picasa lo aveva scovato tra la folla.

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Volti prediletti

Sembra che Picasa abbia dei volti facilmente riconoscibili. E' il caso di Bice Biagi che non può assolutamente sfuggire a questo software: occhiali, ombre, foto sfogate non sembrano fermarlo. Non è il solo volto "preferito" anche i miei amici Valerio e Paolo sembrano non sfuggirgli mai. Ho pensato che in un mondo di telesorveglianza (banche, stazioni,sistema autostradale tutor, vigilanza stradale) questi volti potrebbero essere sempre ritrovati automaticamente da un computer proprio perché "prediletti".

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Madri e figli

Si può chiedere a Picasa di espandare i gruppi di volti trovati prima che a questi venga assegnato un nome. I volti sembra che siano disposti secondo una loro vicinanza e quindi somiglianza. Non sono sicuro ma credo che il fatto che il mio volto all'età di 10 anni e quello di mia madre giovanissima non siano vicini per coincidenza.

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Sempre la stessa donna

Disponendo le foto per somiglianza vedo vicine l'attuale compagna di un mio amico e la sua ex ragazza di venti anni fa. Quindi è vero che si cerca sempre la stessa donna! A me comunque, poco fisionomista, non sembrano così somiglianti … oddio non diversissime.. ma se lo dice Picasa..

Decisamente sorelle

Con Laura e Irene dell'antica locanda Alpina di Pianaccio. Picasa si confonde … e le raggruppa come se fossero la stessa persona.

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giovedì 2 luglio 2009

Google Latitude

Cose come Google Latitude si vedevano nel film di James Bond. Un transistor (che poi tanto piccolo non era) impiantato nell'agente segreto di turno e da Londra potevano seguire tutte le sue mosse. Anche se la tecnologia non ha raggiunto livelli cosi elevati (nei film si evitava di parlare di durata delle batterie e di difficoltà di trasmissione da terra verso i satelliti) possiamo avere qualcosa di decisamente simile.

Ovviamente negli anni 60 nessuno poteva immaginare che tutti avrebbero avuto un cellulare. Pensare poi ad un collegamento continuo con Internet neanche a parlarne, ma l'effetto finale dei film è stato raggiunto grazie a Google Latitude.

In funzionamento è molto semplice; installate sul vostro cellulare il programma Google Maps e procuratevi un contratto per navigare a consumo (non a tempo). Vodafone per la navigazione da cellulare ha un contratto con traffico illimitato da 3 euro a settimana ma altri operatori cominciano ad avere contratti pensati appositamente per la navigazione da cellullare e non da PC con la tanto pubblicizzata "chiavetta".

A questo punto Google Maps invierà continuamente la vostra posizione stimana in base alla cellula al quale il vostro telefonino è collegato. Ovviamente se disponete di un cellulare di ultima generazione come il fantastico Nokia 5800 Express Music (costa intorno ai 280 euro quindi non una cifra impossibile) Google Maps la prenderà dal GPS incorporato.

Gli amici che autorizzerete potranno vedere sul loro PC o sul loro cellulare la vostra posizione in tempo reale. Potete anche rendere pubblica la vostra posizione grazie ad un "badge" mostrato di seguito.




Qualche curiosità. Il servizio ufficialmente non è disponibile in Italia ma è sufficiente utilizzare google.com in lingua inglese per accedervi. Ovviamente non ho intezione di rendere pubblica la mia posizione a tutti e quindi non aspettatevi un aggiornamento sempre tempestivo della mappa. L'impostazione attuale rende pubblica solo la mia posizione a livello di comune.

lunedì 4 maggio 2009

LiveWriter

Questo post ha una caratteristica che lo rende unico rispetto a tutti gli altri presenti sul nostro blog: è stato scritto con programma che permette di lavorare sul proprio PC e poi pubblicare. Il programma in questione è gratuito ed è stato scritto da Microsoft; si chiama Windows Live Writer (per scaricarlo seguite il link http://download.live.com/writer).

Come accennato, questo programma permette solamente di aggiornare i propri blog e quindi non è una specie di piccolo word gratuito ma nuovo tool vero e proprio.

Nel mondo Intenet ha subito incuriosito gli sviluppatori per i diversi utilizzi. Infatti, blog engine a parte (wordpress per esempio), anche i Content Management System (parliamo di Joomla, Drupal e tutti gli altri) possono utilizzarlo.

Dietro alla possibilità di poter aggiornare svariati blog, esiste per forza una specifica che deve essere comune tra i vari engine: stiamo parlando delle MetaWebLog API. Per i più tecnologici non sono altro che una serie di poche chiamate implementate via XML-RPC (e non via web service SOAP).

Anche noi abbiamo iniziato i primi test per una nostra implementazione che lo trasforma in un semplice Content Management System per siti con una struttura semplice dove un vero CMS sarebbe decisisamente eccessivo. A test ultimati vi terremo informati sugli sviluppi.

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martedì 7 aprile 2009

Magnolia: la startup che non c'è più

Magnolia era una startup molto affermata nel mondo Web 2.0. Si parla al passato perchè il messaggio che vedete è l'unica cosa rimasta sul sito di magnolia. E' un buon monito per tutti perchè questa volta la motivazione non è economica ma tecnica.

Infatti nei primi giorni di Febbraio Magnolia sparisce perchè tutti i dati relativi agli utenti (TUTTI) sono andati irrimediabilmente persi e non esistendo una copia di backup non rimane che chiudere. Questo caso può sembrare incredibile ma in molte aziende, anche molto grandi, è la norma. In fondo nessuno vuole investire in una cosa che succede raramente anzi che non succede praticamente mai; a Magnolia infatti avevano tutta una serie di backup automatici ma non erano preparati a quella che viene chiamato "Disaster Recovery": se tutto va male abbiamo almeno una copia di sicurezza nascosta in un bunker (grandi aziende) o in un cassetto (per le piccole) dalla quale ripartire?

Una buona occasione per ricordare a tutti che pagare l'assicurazione contro il furto dell'auto è una azione che ci fa stare tranquilli anche se poi nessuna la ruberà mai (almeno così crediamo).